A lezione con Alex Giordano, co-fondatore di Ninjamarketing.it, una realtà MOLTO unconventional.
Per prima cosa devo citare e sopratutto ringraziare, Michela Simoncini che con il suo blog Comunicatestesso.com ci ha aiutato a “ricordare” i contenuti della lezione.
Raccontare questa lezione non è sicuramente facile perchè i temi che si sono affrontati, vanno al di là di una semplice definizione di marketing, e dirompono in una tematica estesa alla sociologia odierna. Il buzz, il viral, dna, tribale, seeding e guerrilla sono tutti termini che si devo sentire e non solo studiare da una definizione.
Sono come il groove di una canzone funk, che se lo senti veramente, ti prende e ti trasporta, senza che tu debba dargli un nome.
Probabilmente è questo il significato personale che ho dato allʼunconventional marketing.
Anche se sappiamo tutti che ciò non esiste, perchè quello che oggi è non convenzionale domani lo sarà, continuerò ad usare questo nome.
Un pò perchè mi affascina e un pò perchè e funzionale dargli un termine.
Con Alex la lezione scorre piacevolmente veloce ed entra nelle tematiche di Tribal Marketing, il mkt della comunicazione, delle tribù e del word of mouth; il Marketing Mediterraneo di Bernard Cova.
Eʼ quel marketing della collaborazione attiva dei consumatori, dove bisogna creare un buzz e fare in modo che questo dilaghi in modo virale. Dove il passaparola torna a far da padrone e dove vengono coniati neologismi come brand ambassador, viral dna e seeding.
Un mondo composto da nuovi e risonanti termini inglesi ma che si regge sui vecchi valori di comunità, di tribù e di consumo critico.
Per questo non ci piace definirlo “unconventional”, perchè vorrebbe dire definire non convenzionali tutte le nuove generazioni e le nuove comunità che stanno crescendo in rete. O meglio ancora vorrebbe dire, dare un significato di “non convenzionale” a quel consumatore che chiede di più al suo brand, che vorrebbe essere partecipe nella diffusione dello stesso e che vorrebbe essere in grado di comunicare il suo giudizio.
Ma forse, nel citare termini come Guerrilla e Viral, ci sentiamo un pò unconventional.
Magari perchè, per fare ciò, si utilizzano azioni di forte impatto, quasi shock!, dove deve nascere un messaggio da diffondere e un newsmaking.
O magari perchè crediamo che le idee, in questa nuova forma di marketing, valgano di più dei mezzi.
senza condivisione non avrebbe senso questo master 🙂